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Perchè Marte è rosso?

Marte genera da sempre molto interesse, sia nella comunità scientifica che nell’immaginario collettivo. La presenza di acqua su Marte, su cui ultimamente sono state effettuate interessanti scoperte da parte di un ricercatore italiano, è sicuramente uno degli argomenti più accattivanti per la curiosità popolare.

marte

Inoltre, l’ipotesi che in un futuro molto prossimo si potrà raggiungere il Pianeta Rosso – in quest’ottica Elon Musk (l’avveniristico imprenditore statunitense, co-fondatore di PayPal e Tesla) sta facendo passi da gigante con la sua SpaceX – rende Marte più alla portata della nostra fantasia.

In questo post voglio rispondere ad un curiosità che, molto probabilmente, è la prima domanda che ci poniamo quando pensiamo a Marte: perché la sua superficie è rossa?

Perchè Marte è chiamato il pianeta rosso

Secondo gli studiosi i basalti marziani sono più ricchi in ferro rispetto a quelli terrestri. Qui entra in gioco l’atmosfera primitiva, ossidante, di Marte. Questa ha fatto alterare i basalti della crosta “arrugginendoli” e colorando di rosso la superficie di Marte.
Questo punto è testimoniato, ad esempio, dalla polvere scura attorno al foro di un carotaggio eseguito dal rover Curiosity.

Che cosa sono i basalti

I basalti sono rocce vulcaniche, di colore grigio/nero, a grana fine formate principalmente da plagioclasio, pirosseno ed olivina in quantità variabili. Minerali comuni in un basalto possono essere anche orneblenda, biotite, ortopirosseno e feldspatoidi. I basalti sono generalmente porfirici e possono contenere comunemente xenoliti mantellici, cioè minerali provenienti dal mantello terrestre.

I basalti possono essere suddivisi, su base chimica, in due grandi famiglie: tholeiiti ovvero basalti da saturi in silice a leggermente sovrassaturi, e i basalti alcalini che sono sottosaturi in silice.

I basalti tholeiitici sono comuni nelle isole oceaniche (OIB) mentre quelli alcalini sono comuni nelle zone di rift continentale.

I basalti vengono prodotti in numerosi ambienti geodinamici come le dorsali medio oceaniche, gli hot spot, le zone di subduzione ecc).

I basalti si originano per fusione parziale del mantello terrestre, e sono considerati come i “genitori” della maggior parte delle rocce ignee, dato che dai magmi basaltici si formano la maggior parte delle rocce ignee presenti sulla superficie terrestre.

Dato che i basalti sono il prodotto della fusione parziale del mantello, la loro composizione chimica ci da importanti informazioni sul mantello stesso.

Basalti colonnari presenti nella gola dell’Alcantara, Sicilia.
carotaggio-marte
Carotaggio eseguito su Marte dal rover Curiosity. Da notare il contrasto di colore tra la polvere a bordo foro ed il resto della superficie.

Approfondimenti

Ti consiglio alcune letture sull’argomento trattato in questo post

Inoltre vi consiglio la pagina FB “GeoCosmos” ed il canale Youtube “GeoCosmosTV”, curati dal dott. Nicola Mari.

Antonio Nirta
Antonio Nirta
Geologo classe '86, laureato in Scienze e Tecnologie Geologiche all'Università di Pisa. Oltre a fare divulgazione geologica, svolgo la libera professione di geologo ed insegno Matematica e Scienze. Adoro la scienza, la tecnologia e la fotografia. Lettore appassionato dei romanzi fantasy e dei romanzi storici, ho un debole per la pizza e tifo Juve.

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