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Le carte geologiche sono fondamentali per chi si occupa di geologia: grazie ad esse un geologo riesce a fare valutazioni geologiche che hanno un impatto molto importante per la nostra società.
In questo post descriverò cosa è una carta geologica, come viene fatta e perché vengono usate.
Che cosa sono le carte geologiche
La carta geologica è la rappresentazione, su una base topografica, delle diverse rocce che ci sono sulla superficie terrestre, della loro disposizione spaziale e dei rapporti che esistono tra i diversi tipi di rocce.
Le diverse rocce vengono distinte usando diversi colori, mentre attraverso appositi simboli si riproducono la geometria (giacitura degli strati), i rapporti stratigrafici (limite stratigrafico) o tettonici (faglie, pieghe, ecc) che intercorrono tra i corpi rocciosi, oltre che alla presenza di località fossilifere, sorgenti, risorse minerarie ecc.
Una carta geologica, oltre alla carta geologica senso stretto, è composta una serie di elementi:
- Intestazione;
- Nome foglio;
- Ubicazione;
- Leggenda;
- Autori;
- Ente realizzatore;
- Simbologia;
- Schema strutturale;
- Schema dei rapporti stratigrafici;
- Sezione geologica.
Intestazione
Nell’intestazione compare la tipologia di carta (geologica, geomorfologica etc) e l’ente cartografico che l’ha prodotta; per i fogli geologici si tratta del Servizio Geologico d’Italia che ha il ruolo di Organo Cartografico di Stato.
Nome foglio
In questa sezione compare il numero ed il nome ufficiale del foglio, così come viene identificato nella serie topografica prodotta dall’Istituto Geografico Militare Italiano (IGMI).
Ubicazione
In questa porzione viene riportata la posizione dell’area rilevata nel foglio geologico rispetto al territorio nazionale, oltre che la denominazione dei fogli limitrofi.
Leggenda
Nella leggenda vengono descritte tutte le rocce che affiorano nell’area del foglio.
Ciascun tipo di roccia viene definito unità geologica e caratterizzato da un nome, da un colore e da una sigla identificativa.
Nel testo accanto ad ogni casella viene riportata una breve descrizione delle diverse unità geologiche.
Secondo una scala stratigrafica internazionale, ogni periodo ha un colore che lo contraddistingue (blu per il Giurassico, marrone per il Miocene etc).
Ogni periodo ha quindi un colore caratteristico: l’ulteriore suddivisione si fa usando una sfumatura di questo colore ed usando un retino.
Autori
In questa porzione del foglio geologico ci sono i nomi dei geologi che hanno effettuato il rilevamento geologico e delle persone che hanno svolto le attività di coordinamento e controllo.
Al nome di ogni autore viene accostato l’ente di appartenenza (università, ente di ricerca etc).
Ente realizzatore
In questa sezione c’è il logo e la denominazione dell’ente che ha realizzato la carta geologica (regione, provincia, università, ente di ricerca etc)
Simbologia
La simbologia viene usata per la rappresentazione grafica degli elementi geologici. Una sottile linea nera indica un contatto tra le unità geologiche (come ad esempio un contatto stratigrafico); una linea blu indica un contatto tettonico (faglie dirette, faglie inverse ). Vengono anche rappresentati elementi puntuali come la giacitura degli strati, la presenza di sorgenti, cave etc.
Schema strutturale
Lo schema strutturale rappresenta in modo semplificato (in genere alla scala 1:200000) le principali strutture tettoniche e le unità geologiche più importanti.
È uno strumento molto utile perché permette a chi legge la carta geologica una compressione più veloce dei rapporti strutturali fra le diverse unità geologiche.
Schema dei rapporti strutturali
In questo schema vengono rappresentate le relazioni stratigrafiche tra le diverse unità geologiche presenti nella carta. Nello schema dei rapporti stratigrafici si può seguire verticamente (partendo da periodi più antichi e andando verso quelli più recenti) l’evoluzione cronologica, deposizionale e paleoambientale dell’area interessata dalla carta geologica.
Sezioni geologiche
Attraverso la sezione geologica si rappresenta la struttura geologica del sottosuolo. Una sezione geologica si costruisce partando realizzando dapprima il profilo topografico e poi plottando su di esso tutte le informazioni che si trovano sulla carta: il tipo di unità geologica, la sua disposizione nello spazio, lo spessore dell’unità, il tipo di contatto con le rocce vicine etc.
Come si fanno le carte geologiche
Gli studenti di geologia fin dal primo anno di università sono “messi sotto” con le carte geologiche. Vengono fatti corsi di lettura ed interpretazione delle carte geologiche e corsi di rilevamento geologico.
Un geologo opera sul campo – munito di carta topografica, martello, bussola da geologo, lente e matite colorate – facendo delle osservazioni sugli affioramenti rocciosi e riportandole sulla carta topografica.
Una campagna di rilevamento geologico può durare molti mesi, dato che si devono indagare aree ampie parecchi metri quadri.
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A cosa servono le carte geologiche
Le carte geologiche servono per tutte le attività di un geologo. Ci fanno conoscere come “vanno” le rocce in profondità (il loro spessore, il loro andamento), che tipi di rocce ci sono una determinata area. Tutto ciò è molto importante per la ricerca di risorse minerarie e risorse idriche, per la pianificazione territoriale, la costruzione di opere etc.
Approfondimenti
Per approfondire il tema trattato in questo post. ti consiglio i seguenti testi:
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